Che figata! caricare contenuti sul Kindle è facile come mandare una e-Mail

Ciao Sbabbari, Ho avuto il piacere di avere tra le mani un Amazon Kindle nuovo di pacca, che un amico mi ha chiesto di comprargli approfittando del prime-day. Premetto che possiedo da molto tempo un lettore simile della Sony, che è lontano anni luce da quello del colosso guidato da Jeff Bezos.

Con il mio fedelissimo Sony sono abituato a spostare tutto tramite Esplora Risorse del pc o su di una SD, quindi la prima cosa che ho fatto OoB è stato collegare il dispositivo al mio computer, ma tranne che per il led di carica, il collegamento non ha sortito effetto alcuno.

Quindi, come caricare file differenti da quelli acquistati sullo store della casa madre? Semplicissimo, basta mandare una mail al dispositivo!

Accedendo al sito www.amazon.it/myk è possibile attivare il servizio Documenti Personali, che permette di caricare tramite una semplice mail contenuti testuali quali:

  • Mobi (Formato per eBook)
  • Microsoft Word (.doc, .docx)
  • Rich Text Format (.rtf)
  • HTML (.htm, .html)
  • Documenti di testo (.txt)
  • Documenti archiviati (zip , x-zip) e documenti archiviati compressi
  • Immagini nei formati: JPEG (.jpg), GIF (.gif), Bitmap (.bmp) e PNG (.png).
  • documenti in formato Adobe PDF (.pdf)

La funzione è abilitabile alla voce Preferenze

Abilitando il servizio, Amazon creerà una casella di posta di servizio @kindle.com. Questa non sarà una vera e propria mailbox, ma solamente una casella postale tecnica di sola ricezione. Per creare un indirizzo univoco, viene preso l’alias della mailbox con cui si è registrati su Amazon, al netto del dominio, con l’aggiunta di una serie di lettere casuali per garantirne l’univocità. Consiglio di modificarla con una cosa più semplice ed intuitiva (Nel nostro caso è bastato rimuovere i caratteri supplementari per avere equipollenza tra l’alias della mailbox e quello dell’indirizzo Kindle.

Per evitare spam ed abusi, solo le caselle autorizzate in White-list hanno il consenso per il caricamento di contenuti sul dispositivo.

Da qui premendo il link evidenziato in giallo è possibile inserire un nuovo indirizzo mittente autorizzato in White List

Quindi, per inviare un proprio eBook, un PDF o un qualsiasi altro tipo di documento, basta allegarlo ad una mail indirizzata alla casella @kindle.com.
Possono essere inviati fino a 25 file per messaggio e salvo errori, i file verranno caricati sul cloud di Amazon e scaricati sul dispositivo.

Elenco dei file personali – menù Contenuti -> Documenti

Semplicissimo no?

Se si desidera invece organizzare la propria libreria digitale ed avere uno strumento tout cour per la gestione dei file e la trasmissione a Kindle potete provare anche ad usare Calibre (Open Source: https://calibre-ebook.com/download)

Tommy
Tommy[at]madlabs.org

Risultato di una Query DB2 in uno script QSH su AS400

Spero che questo sia solo il primo di un lunghissimo elenco di tips ed articoli tecnici su questo sito.

Se volessimo usare il risultato di una qualsiasi query in una variabile di uno script SH?

Esempio: in una tabella DB2 ho un elenco di parametri definiti per utente:

Tabella SEDECENTRALE.UFFICIO

|Utente |Ufficio | Mailbox
—————————————————
|andrea |01 | andrea@ufficio.com
|marco |02 | marco@ufficio.com

i record nella colonna “Utente” corrispondono agli username della macchina.
L’utente “andrea” se lanciasse da QSH lo script qui sotto riportato, riceverebbe come output la mailbox contenuta nella tabella sopra riportata:

!/usr/bin/qsh
VAR=$(db2 “select Mailbox from SEDECENTRALE.UFFICIO where Utente = $LOGNAME ‘”|sed -e ‘1,3d’|tail -r|tail +4|tail -r| xargs |cut -d ‘;’ -f 1)
echo $VAR

NOTA BENE: QSHELL è Posix Compliant e molti dei comandi e delle variabili d’ambiente sono ereditate da UNIX. $LOGNAME è una variabile d’ambiente che restituisce l’utenza connessa al sistema.


Eravamo quattro amici al bar…

Quattro amici al bar, davvero azzeccato. Una folle idea partorita un pomeriggio d’estate da tre folli nel parcheggio di Via dei Capasso (poi diventati quattro), con una Coronita e lime in mano, nell’altra una sigaretta. Gli scooter come sedie e una strada come punto d’incontro.

Un non-luogo è stato teatro di un sogno, di un qualcosa che ci sembrava un impresa titanica, che da lì a poco avrebbe portato a non poche soddisfazioni.

Sono passati circa 16 anni da quel momento.
MADLABS.org è stato registrato precisamente il 16/10/2004.

Volevamo fin dall’inizio il .org – volevamo fin da subito mettere le cose in chiaro: doveva essere una iniziativa senza scopo di lucro per la diffusione del sapere. Un consesso di liberi pensatori che professavano il mantra “il sapere di tutti a tutti”.

Eravamo una comitiva di giovani e pieni di belle speranze. Spensierati e con tanta voglia di conoscere il mondo. Ci sono volute settimane per mettere in piedi qualcosa che funzionasse: Un VPS preso non-so-come da un provider internazionale (con relative prime manie di grandezza) il primo set di articoli, contenuti, pagine ecc ecc.

Purtroppo si cresce, si devono fare i conti con la vita, con il lavoro, la famiglia. Dopo la scomparsa di Luca, uno dei fondatori, il sito è stato piano piano abbandonato, poi ho deciso di chiuderlo. Ho disdetto tutto, hosting, housing, chiuso DB e Mailserver. Tutto eccetto i domini. Non volevo che qualcuno se ne impadronisse, l’ho custodito gelosamente per anni come un vessillo, una bandiera. non volevo che qualcuno sfoggiasse la nostra bandiera.

Ora risorge dalle ceneri come una fenice questo piccolo blog. Spero che abbia successo come la prima versione di MaDlabs.org. Questa rinascita la dedico a Luca “Debug”, Valerio “Junio”, Davide “AcCiO”, Mirko “DarkFuneral”, Stefano “Step”, Claudia e Tata, ed a tutti coloro che hanno creduto nel progetto del MADLABS originario.

Tommy